giovedì 22 dicembre 2016

IL NOSTRO PERCORSO MARTINISTA



Colui che ha una seppur minima conoscenza della storia, recente e passata del movimento martinista, sa bene che non è possibile declinare il Martinismo al singolare, ma che è necessario parlare di martinisti. Ogni struttura, sia essa una singola loggia o una federazione o un ordine, declina in modo autonomo il proprio deposito docetico e rituale. Così noi abbiamo l'onestà intellettuale di affermare che quanto segue è il nostro percorso martinista, che ovviamente rientra all'interno del perimetro ideale ed operativo dei Maestri Passati.

La finalità che persegue il Sovrano Ordine Gnostico Martinista è quella della reintegrazione dell'uomo nell'uomo e dell'uomo nel Divino Immanifesto, condizione necessaria che deve essere acquisita da ogni uomo e donna di Conoscenza, per poter compiere il ritorno alla Dimora Celeste. Il Nostro Venerabile Ordine mette quindi a disposizione dei fratelli e sorelle regolarmente e tradizionalmente associati un piano di studi e una formazione costante sotto gli influssi spirituali della Santa Gnosi, dei Maestri Passati, e l'assistenza dei fratelli e sorelle esperti.
E' nostro intendimento formare degli uomini di Conoscenza che siano filosofi, in quanto padroneggiano la scienza tradizionale, maghi, in quanto capaci di realizzare mutamenti interiori, e sacerdoti, in quanto capaci di amministrare il rapporto con il divino interiore.
Per questo il percorso è informativo, formativo e graduale.
Associato Incognito - Iniziato Incognito - Superiore Incognito - Superiore Incognito Iniziatore
L'opera del Sovrano Ordine Gnostico Martinista trova la propria identità e centralità nella formula pentagrammatica. E' attraverso il laborioso mistero di questa parola di potere che è perseguito il lavoro di reintegrazione individuale e collettiva. Tale Opera è posta in essere attraverso i seguenti strumenti:
1. Rituale Giornaliero Individuale.
2. Rituale di Purificazione Mensile Individuale.
3. Rituale di Loggia Collettivo (avente natura di complementarità all'opera proposta, che è sostanzialmente individuale)
4. Rituale Eucaristico Collettivo.
5. I Rituali di Plenilunio.
6. Rituale Solstiziale. (in terzo e quarto grado)
7. Rituale Equinoziale. (in terzo e quarto grado
8. Pratica di meditazione a distanza
I lavori sono modulati in virtù del grado ricoperto e delle attitudini individuali, e hanno natura sia cardiaca che teurgica, in quanto consideriamo ogni tentativo di porre l'una innanzi all'altra solamente una speculazione accademica priva di sostanza e discernimento.
Il Sovrano Ordine Gnostico Martinista è retto da un Grande Maestro (Elenandro XI) che ha il compito di coordinare i lavori dei fratelli e delle sorelle, di promuovere la revisione periodica dei rituali, di vigilare sul rispetto delle norme di fratellanza e sulla coesione eggregorica. Egli è il primo servitore di tutti i fratelli e le sorelle. Tale incarico è a vita. Nello svolgimento della sua funzione viene coadiuvato da due Venerabili Maestri Aggiunti (Aspasia ed Iperion), e dal collegio dei Terzi e dei Quarti il quale ha valenza consultiva e propositiva.
I fratelli e le sorelle sono raccolti in Logge sotto la guida dei rispettivi Filosofi, o in gruppi guidati da un Fratello Maggiore . Il Filosofo non è necessariamente un Superiore Incognito Iniziatore, ma deve avere in sé i requisiti formali e sostanziali di Fratello Maggiore che umilmente e pazientemente si pone al servizio degli altri fratelli. Il Fratello Maggiore dispone di un rituale di lavoro collettivo, in modo che quei fratelli e sorelle che non sono ancora inseriti all'interno di una Loggia costituita, ma territorialmente contigui, possono ritrovarsi a lavorare collegialmente.
Sono inoltre esistenti Logge affiliate al Sovrano Ordine Gnostico Martinista, che accettano di utilizzare durante i loro lavori collettivi il Pantacolo del NVO; altresì i loro membri accettano di includere durante i loro lavori giornalieri il Pantacolo del NVO.
Il Sovrano Ordine Gnostico Martinista non pone nessuna esclusione basata sul sesso o sulla razza, ma pretende che i suoi associati abbiano ricevuto un sigillo cristiano. In quanto riteniamo che questa forma di martinismo sia un rito di perfezionamento in ambito cristiano, e come tale necessita la presenza, nell’associato, di quel patrimonio culturale, psicologico ed iniziatico proprio del cristianesimo.
Nessuna esclusione in base a requisiti formali quali il sesso o la razza è prevista per i gradi superiori.
E’ possibile accedere al Nostro Venerabile Ordine a seguito di una preventiva verifica dei requisiti formali e sostanziali del bussante, a cui seguirà l’esercizio in una pratica meditativa preparatoria all'associazione, che può avvenire da uomo ad uomo oppure in loggia.
E’ richiesto da parte degli associati un costante lavoro filosofico ed operativo, e quindi tendiamo a sconsigliare la semplice richiesta di informazioni a coloro che non sono in grado di gestire minimamente la propria vita quotidiana.


www.martinismo.net

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